domenica 26 novembre 2017

La tradizione dei nomi in Grecia

Una delle tradizioni che più mi ha colpita quando mi sono trasferita qui in Grecia è quella dei nomi.

La cosa che ho immediatamente imparato è che qui è forte l'idea di dare i nomi dei nonni. Questo è un tipo di tradizione che ancora vige pure in Italia in determinati posti (per lo meno in Sicilia, in alcuni paesi del catanese), ma qui è sentita ancora di più; del tipo che se non metti il nome dei nonni...apriti cielo!
Quando ero incinta di Figlio1 non ho avuto dubbi in merito: avrei mantenuto questa tradizione! Questo non per "far contenti i nonni" ma perché i nomi piacevano anche a me e Marito quindi non avevamo nessun tipo di problema!
Se fosse stato maschio (come poi è stato) avrebbe preso il nome di mio suocero, ma se fosse stata femmina avrei voluto dare il nome di mia mamma. Non perché volessi fare uno smacco alla suocera, ma perché quest'ultima aveva già una nipote con il suo nome (la figlia di mia cognata) quindi mi sembrava "giusto" dare quello di mia mamma.
Con il secondo figlio abbiamo fatto lo stesso ragionamento, quindi o il nome di mio papà (che poi è stato così) o quello di mia mamma!
La cosa che, però, mi colpisce più di tutte è che qui danno il nome dei nonni anche se è lo stesso di uno dei due genitori! Questo, ammetto, che non lo condivido perché troverei parecchio strano avere Marito e Figlio con stesso nome e cognome! Tra l'altro in Italia è pure vietato dalla legge dare il nome del padre o della madre se viventi a meno di aggiungere un secondo nome (se la madre si chiama ad esempio Maria, si potrà chiamare Maria Rosa).

U'altra tradizione parecchio "strana" per chi non vive qui è quella di cominciare a chiamare il bimbo con il proprio nome solo dopo il Battesimo, che qui è visto con un significato ancora più profondo che in Italia. In pratica fino a quel giorno il bimbo verrà chiamato Bebi, se maschio e Beba se femmina (immagino che sia un "riferimento" a baby in inglese!).
Ovviamente se il Battesimo verrà tenuto tardi (ci sono bimbi  battezzati anche a un anno) si comincerà a chiamarlo con il suo nome un po' prima, ma mai dalla nascita!
Praticamente sono il prete e il padrino/la madrina (che qui hanno un ruolo molto ma molto importante di cui vi parlerò prossimamente) a pronunciare il nome per primi.
Questa tradizione, però, a quanto pare sta cambiando: pochi giorni dopo essere tornata a casa abbiamo chiamato il prete per far benedire il bimbo, così come è usanza qui, e ci ha chiesto subito come lo avremmo chiamato, se avevamo già deciso il nome; ci ha spiegato che da quel momento potevamo chiamarlo tranquillamente con il suo nome senza attendere il Battesimo.
In realtà io non avevo intenzione di fare diversamente così come con il primo figlio che ho sempre chiamato con il suo nome dal primo giorno, mentre Marito ha giustamente mantenuto la sua tradizione e atteso il Battesimo.
In ogni caso, il nome del bambino può essere registrato successivamente all'anagrafe dove, fino a quel giorno, risulterà semplicemente il cognome e il sesso del bambino.

Noi abbiamo registrato Figlio2 con il suo nome giusto Venerdì perché stiamo sbrigando le pratiche per il passaporto in modo da partire per l'Italia a Natale.

Piccola curiosità: una volta non si poteva proprio registrare il nome prima del Battesimo.

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